L'Archeodromo Kalòs di Caprarica di Lecce, si fa presepe vivente offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi nella natura, sulla scia delle magiche nenie natalizie. Basta seguire la grande cometa che campeggia sul punto più alto della serra di Galugnano e andare a visitare la sesta edizione del presepe vivente. Le botteghe artigiane ripropongono antichi mestieri, alcuni ormai estinti come "lu conzalimmure", il bottaio, "lu conzzatraini" e tante altre. Nella sezione romana trova spazio il trono di Erode, il tempio sacro e i centurioni fino ad arrivare alla grotta di Betlemme. Il presepe prende vita domenica 17 dicembre alle 17 con l'arrivo di Maria e Giuseppe. Il presepe vivente presso l'Archeodromo Kalò di Caprarica di Lecce è visitabile nei giorni 17, 25, 26 e 30 dicembre, 1, 5, 6 e 7 gennaio, dalle 17 alle 21.
Musici ecantastorie, cavalieri e nobildonne, soldati dalle luccicanti armature e i pesanti spadoni, arcieri sulle torri del castello e decine di "Mori" dell'esercito ottomano, Castro vive il Natale nella cornice medievale del suo passato più suggestivo e torna a essere contea ricca e prosperosa. Alla decima edizione di "Natale in contea", organizzata dal Comune di Castro, con la collaborazione dell'associzione Castro Medievale, Castro antica e laboratorio per Castro, prende parte tutto il paese,per una grande rappresentazione curata nei più piccoli dettagli storici, con la dedizione e l'impegno di tutti i castrensi che hanno cucito gli abiti, realizzato scene, costruito strutture e recuperato oggetti del passato. Una magistrale direzione teatrale fa immergere i visitatori nell'epoca dei cavalieri, dove tutto sembra essersi fermato al Medioevo lasciando oltre le mura tecnolgie e modernità. Lungo il percorso si incontrano anche i sapori, quelli salentini delle "pittule" preparate dalle signore di Castro che rifoccillano i visitatori della storia. La rievocazione storica, però, non tralascia la rappresentazione della Natività anche questa abbracciata dalle storiche mura della città. Natale in Contea prende vita nei giorni 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, dalle 17 alle 21.
Sulla masseria fortificata "Tili tre petr" risalente al sedicesimo secolo splende la cometa, a indicare che sulla via tra Galatone e Santa Maria al Bagno, nella fredda notte stellata, è nato Gesù. Conta 14 edizioni il presepe vivente di Galatone, animato dai parrocchiani di tutte le età. Sullo sfondo del vano carraio affiancato dalle abitazioni dei contadini, si susseguono le stelle, gli ovili, il forno e i fienili nella ricostruzione di un piccolo lembo di Palestina dove però tornano a vivere i mestieri e le arti salentine ormai scomparsi, insieme ai piatti della tradizione locale. Il 6 gennaio arrivano anche i Re Magi a cavallo che attraversano le strade della città diretti verso la "Grotta dei Re". Il presepe vivente di Galatone è visitabile nei giorni 25 e 26 dicembre e 1 e 6 gennaio dalle 17.30 alle 20.30.
Betlemme era il villaggio più piccolo della Palestina, un pò come Giuggianello è il comune più del Salento. È la masseria Pisanello, sulla strada provinciale 62 che porta a Minervino, ad accogliere la Betlemme del Salento abitata in gran parte da bambini (ben 80 degli oltre 120 figuranti) che guidati dal solerte don Vito Mangia conducono all'affascinante viaggio nel tempo. Un percorso di luce e musica, abbracciato dalla campagna circostante e gli ulivi, per riscoprire la vita semplice del passato e la voglia di ritrovarsi di una comunità. Il presepe vivente di Giuggianello presso la masseria Pisanello è visitabile il 23 dicembre e il 6 gennaio, dalle 18 alle 21.
Piccola ma preziosa, Noha sembra svelare uno dei suoi gioielli più nascosti "incastonandovi" il vivace presepe vivente. È infatti il "giradino segreto" del castello ad abbracciare la Natività che prende vita tra gli alberi dell'agrumeto baronale, all'ombra della sua torre medievale e i resti del ponte levatoio. E proprio come se i nohani di sette secoli fa avessero predisposto il suggestivo contenitore per la particolare ambientazione della rievocazione sacra, i personaggi in costume si muovono tra ambientazioni bibliche e popolari offrendo ai visitatori frammenti e scorci di un passato salentino quasi dimenticato. Non mancano neanche gli angoli per rifocillarsi lungo il cammino con piccoli stand dove è possibile gustare pane e "pucce" appena sfornate dal forno del castello, formaggi freschi, frutta e verdura dei contadini di Noha, "pittule" calde e vin brulè. Il presepe vivente di Noha è aperto nei giorni 25, 26, e 31 dicembre e 1, 6 e 7 gennaio dalle 16:30 alle 21:30.
Dal dolce declivio della serra al centro storico, la comunità di San Donato è in fermento a far rivevere la Magia del Natale. Sono quasi duecento i figuranti, i volontri dell'associazione "Amici del presepe" che popolano la 24esima edizione del presepe vivente. Il presepe vivente di San Donato di Lecce è visitabile nei giorni 25, 26 e 30 dicembre, 1, 5 e 6 gennaio, dalle 17 alle 20:30.
Le lanterne guidano i passi lungo il percorso del presepe vivente ambientato nel borgo antico di Specchia. Ormai giunto alla sua decima edizione, con oltre 200 figuranti in abiti storici in ben 40 scene, ma ciò che caratterizza di più il presepe vivente di Specchia è il suo borgo antico, in una Betlemme salentina, dove uomini, donne e bambini per qualche giorno vivono come al tempo di Gesù, per arrivare al culmine dove il giorno dell' Epifania arrivano i Re Magi con i loro doni. Sabato 30, invece la piazza accoglie il concerto jazz dei sassofonisti del Conservatorio "Tito Schipa" di Lecce, dalle 19. Il presepe vivente nel borgo antico di Specchia è visitabile nei giorni 25, 26 e 30 dicembre, 1 e 6 gennaio dalle 17.30 alle 21.